mercoledì, settembre 06, 2006

cervello o cuore?



cosa far "vincere" se il cervello, la ragione, o il cuore, i sentimenti?
Io sfortunatamente non so far prevalere i miei sentimenti specie se sento quanto una persona può amarmi e REGALARMI IL MONDO, perchè non credo che posso far proseguire una storia se la persona che amo sta male per me.

Lo so sono fatta in modo molto particolare ma io cerco, anche se non vengo capita, di "salvare" la persona che amo con tutta me stessa.
Come mi disse un mio carissimo amico io penso troppo con il cervello, ma è la cosa che forse mi riesce meglio e forse ho sempre fatto bene, anche se sto male forse più della persona lasciata preferisco che stia bene, anche se passeranno molti gionri, che trovi quello che io non sono riuscita a dare, che possa amare qualcuno che sia "degno" di lui.
ho complicato la mia storia con un ragazzo che ho martoriato su questo blog ma che infondo amo più di me stessa che apprezzo e che rispetto in un modo unico, ma evidemtnemente non sono stata in grado di portare avanti una storia come doveva esser portata avanti.
spero che questa persona non sparirà mai dalla mia vita, anche se so gia che sarà così, ma il mio ricordo non potrà svanire così facilmente come anche i miei sentimenti per lui.
Sono stata ingiusta con questa persona perchè mi sono comportata con lui come facevano i miei ex con me e me ne sono resa conto troppo tardi, e non ho fatto neanche nulla per migliorare la situazione anzi ho peggiorato pensando di lui come un traditore, e ho creato tanti di quei problemi inutili che hanno solo aggravato la situazione.
chissà se mai leggerai questo post ma ti dico solo una cosa, il mio cuore e il mio cervello volevano stare con te, ma ... ma sento che non sarei mai migliorata e ti avrei "tarpato" le ali in ogni modo anche involontariamente quindi in questo caso non ho ragionato ne con il cuore ne con il cervello ma con qualcosa che credo vada oltre tutto ciò non so neanche io cosa sia, forse è che preferisco che tu sia più felice di quanto possa averti dato io, e spero che tu non pianga mai per il motivo per cui hai pianto, ultimamente, solo perchè non sapevi come potevi rendermi felice, questo significa annullamento della persona e ti capisco perchè prima di te ci sono passata io, con delle persone orrende come sono stata io con te. chissà se ha un senso quello che ho scritto ma come al solito scrivo di getto più o meno come una psicopatica che cerca di dare un senso a ciò che scrive o dice.
TE DUA

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Sono rimasto molto colpito dalla lettera di TE DUA (?). Io sto vivendo la situazione "dall'altro lato": la storia , le motivazioni, le paure sono le stesse.. La decisione di lasciare per non far soffrire, poi.. Cara amica, hai mai considerato come può sentirsi l'uomo che hai lasciato? Posso assicurarti che sta malissimo, specialmente se gli neghi a priori la possibilità che col tempo si possa ritornare insieme: "non si ritorna sui sentimenti delle persone", mi ha detto la mia Mt lasciandomi. Non è vero. Vi illudete entrambe di risolvere una situazione complessa con una scelta tanto radicale quanto sbagliata, imponendola a chi vi ama senza considerare ciò che potrà accadere.. Ti illudi di fargli un piacere, ma gli stai togliendo ciò a cui tiene di più! Vuoi sapere cosa si prova “dall’altro lato”? Si sente di morire poco a poco; si prova un terrore invincibile al solo pensiero di non essere accanto a lei quando ne avrà bisogno e la sensazione di aver rovinato, con stupidi atteggiamenti da pseudopsicologo e da padre-consigliere, la vita della persona che si ama; si avverte la chiara percezione che nulla nella propria vita avrà più senso senza di lei (io non riesco a provare piacere in nulla, nemmeno nelle piccole soddisfazioni professionali che cominciano ad arrivare o nella stima delle persone che mi conoscono..); si finisce per trascorrere tutto il tempo da solo, tra ricordi dolci e pensieri tremendi, aspettando un suo squillo al cellulare, o un sms che ti tiri su il morale per qualche ora.. E più il tempo passa più si sta peggio. Ti ritrovi a piangere guardando una foto, leggendo una lettera, ascoltando una canzone.. Questo dolore mi sta uccidendo. Alcuni anni fa sono stato mollato dopo una lunga storia con un’altra donna: il dolore provato allora è nulla rispetto a ciò che provo adesso.. “E’ solo questione di tempo” lei mi dice: non sarà così. Lei, come te, ha deciso per tutti e due, mi ha imposto di.. soffrire adesso per non soffrire dopo! Non è così, se senza la persona che ami la vita finisce per non avere più alcun senso. Con lei sarei pronto a fare qualsiasi cosa, senza di lei non riesco vivere. Ritorna indietro finchè sei in tempo: se vuoi, puoi. Rendilo felice, cercate la felicità insieme e la troverete.. Insieme potrete superare tutto, divisi avrete perso l’amore senza aver conquistato nulla. (firmato: Gt71).

3:43 PM  
Anonymous Anonimo said...

Carissima Ta Due,
Sono Anna, ho 46 anni e ho vissuto la tua esperienza quasi vent’anni fa. Non so che tipo di problemi stai vivendo tu in questo momento. I miei erano problemi psicologici gravi, ero perseguitata da pensieri tremendi, che non mi facevano godere appieno i sentimenti, divorando ogni mia energia giorno dopo giorno. Ti racconto la mia storia, sperando possa esserti utile. Alcuni anni prima (già stavo male) avevo conosciuto un ragazzo più grande di me. Era spiritoso, mi faceva sentire bene, era intelligente e soprattutto aveva un cuore d’oro. Ci innamorammo e cominciammo un rapporto fatto di alti e bassi, a causa dei miei problemi irrisolti, ma che mi dava tanto. Sapevo infatti che lui non mi avrebbe mai fatto del male, che in lui avrei trovato sempre riparo… Tutto andò bene per qualche tempo, ero molto gelosa anche se sapevo che, buono com’era, non mi avrebbe mai tradito. E infatti non mi tradi’ mai. Fui io a tradirlo. Non semplicemente con un’altra persona, ma con la mia voglia di rimanere sola a cuocermi nei miei pensieri, che intanto si erano fatti sempre più assillanti. Cercavo la libertà lontano da lui, come se liberandomene avrei potuto meglio affrontare i miei problemi. Come te, avevo paura che le mie fobie lo facessero soffrire. Non riuscivo a guardare al futuro con serenità, volevo soltanto stare da sola. Dopo F. (l’iniziale del suo nome) non ci sarebbe stato più nessuno. Lo avevo detto anche a lui. Non avevo voglia di sposarmi, non avrei avuto mai figli perché non avrei potuto dare loro tutta me stessa, una madre “vera”? Come avrei potuto, pensavo allora, se non riuscivo a dare niente nemmeno all’uomo che amavo? Lo lasciai, pensando come te di fare la cosa giusta. Sbagliai. Non si rassegnò mai, continuò a cercarmi con discrezione, tentò di recuperare un rapporto che per me era irrecuperabile (a causa del mio stato confusionale d’allora). Quando ci vedevamo fingevo una serenità che non avevo e in certi momenti riuscivo ad ingannare anche me stessa. F. era troppo intelligente per non capire che tutto era frutto del mio stato mentale e non riusciva a darsi pace. Ero preoccupata per lui ma pensavo che si sarebbe fatto un’altra vita, con una donna, come dici tu, “degna” di lui. Io intanto cominciai a frequentare uno psicologo e, un po’ per farmi del male, a sentirmi telefonicamente e a incontrare furtivamente un altro uomo, più per curiosità, mi dicevo, che per altro, lacerando ancora di più il mio povero F. Gli impegni di lavoro mi distraevano, F. cominciò a cercarmi di meno. Pensai che si era rassegnato e che stesse ricostruendosi un’altra vita finalmente. Si faceva sentire di tanto in tanto, mi spediva qualche lettera (si era trasferito fuori per lavoro), ma sentivo e capivo che qualcosa non andava. Sognavo spesso che stesse per morire o che fosse morto, lo psicologo mi diceva che era il mio desiderio inconscio di risolvere il problema con lui. La sua morte era la morte di un problema… Io dovevo sentirmi a posto con la mia coscienza. Cadde in depressione. Cercai di farlo aiutare dalla famiglia, ma non riuscivo a capire che l’unica che poteva aiutarlo (e da cui si sarebbe fatto aiutare) ero io. Ero accecata dalla mia voglia di libertà, distratta da un uomo che non si potava paragonare nemmeno lontanamente a F., convinta che tutto sarebbe andato per il verso giusto… F. si uccise una mattina di febbraio, lo trovarono gli amici in una cascina a pochi chilometri dal paese in cui lavorava. Non lasciò scritto nulla, lui che scriveva sempre… Adesso non c’è giorno della mia vita che non pensi a lui, che non mi tornino in mente le sue spiritosaggini, le carezze sotto il portone di casa, la sua sgangheratissima automobile con i sedili verdi che non si ribaltavano e tutte quelle piccole cose che mi rendevano felice e che quando lo lasciai non riuscivo a ricordare. Avevo confuso le attenzioni dell’uomo che mi amava con un puro e semplice desiderio di dominarmi, di dirmi cosa dovevo fare. Associavo i miei problemi alla persona che amavo, all’unico uomo che abbia provato realmente qualcosa per me e che non era fuggito nemmeno nei momenti in cui i miei pensieri erano neri neri. Ho lasciato che la mia mente creasse le condizioni per dimenticarlo e così facendo l’ho lasciato solo proprio quando aveva più bisogno di me. Lui per me ci sarebbe sempre stato, io non ho avuto né la forza né il coraggio di aiutarlo, di riprendermelo, di dirgli che lo amavo, che ci saremmo aiutati a vicenda. Se potessi tornare indietro gli darei tutto quello che non gli ho potuto (VOLUTO!!!) dare. Credevo di fare del bene a me e a lui, ma l’ho fatto solo soffrire e adesso non c’è più, l’ho perso per sempre. Sono credente, e la fede mi aiuta, prego sempre per lui. E’ strano: da quando non c’è più lo sogno vivo e felice. Certe volte sogno che F. sia da qualche parte, sulla sua sgangheratissima auto con i sedili verdi (il verde è il colore della speranza, della rinascita, buffo vero?), e che prima o poi passi a prendermi sotto casa. E lo apetto.
Dico a Gt71, di cui ho letto il commento: adesso ti capisco, allora non ti avrei capito. Tieni duro, non fare pazzie, non tutte le storie finiscono allo stesso modo. Il cuore mi fa dire che la tua M. ritornerà e sarete felici. Nascosto nel suo cuore, sono sicura, c’è ancora un grande amore.
Con affetto e (verde) speranza
Anna da Vicenza.

5:32 PM  
Blogger carolina said...

Carissima Anna e carissimo Gt71, mi spiace di rispondervi solo adesso ma questo blog ultimamente lo vedo poco, e vi scrivo ancora meno.
Mi hanno commosso enterambi i commenti.
mi dispiace che succedano certe cose per amore, perchè credo che l'amore dovrebbe essere l'unica cosa che non ci faccia pensare con la mente ma con l'anima.
Gt71 io capisco quanto tu possa soffrire ma non è detto che tutte le storie finiscano come quella sventurata e triste di Anna certe volte non serve l'aiuto delle altre persone ma ci serve solo trovare un'aiuto in noi stessi perchè non sempre abbiamo la possibilità di trovare persone vicine a noi. Questo non vale solo per l'amore ma per la vita, che è fatta non solo di questo sentimento, ma di tante piccole e grandi cose. Io credo che se certe cose finiscono è destino che debbano finire perchè ci permettono di crescere e di trovare qualcosa nel futuro che non avremmo mai trovato se non avessimo preso certe decisioni. La sofferenza fa parte della vita, riesce a farci vedere cose che non saremmo mai riusciti a vedere, o a capire.
Quindi Gt71 non voglio darti false illusioni o false speranze, ovviamente spero che le situazioni si riescano a risolvere sempre nel miglior modo, ma l'amore che è la vita va presa come viene cercando sempre di migliorarla, basta attendere anche se la sofferenza sarà lunga.
Per Anna forse era l'età che ti ha portato a comportarti in certi modi o i tuoi problemi personali. Il sentirsi in colpa non può certo aiutare una persona che non c'è più e neanche può aiutare te stessa. Sfortunatamente hai dovuto vivere una situazione molto difficile che ha pesato ancor di più sul tuo stato d'animo di quel periodo ma sei riuscita ad andare avanti e a miliorare te stessa.
Vi dico un'ultima cosa per concludere questo commento, sono tornata insieme a questa persona e abbiamo molti alti e bassi, ma mi sono detta che se dovrà finire sarà perchè non ci sarà più amore e passione tra noi.
E vi scrivo anche quest'ultima frase che mi ha dedicato un mio carissimo amico e che è di - Francois de la Rochefoucauld: "Non si desidera mai ardentemente cio' che si desidera solo con la ragione."

8:49 PM  

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